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Confraternita S. Carlo

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Nel principio del passato secolo decimosesto e nel tempo, appunto, che sedeva nell’arcivescovile cattedra di Matera l’ill.mo Arcivescovo di degna memoria Mons. Fra Giovanni Spilla dell’Ordine di Predicatorio, ci furono in questa terra di Laterza dal grembo del reverendo Capitolo molti devoti ed esemplari sacerdoti, che vollero dar saggio del loro spirito e zelo a questo popolo, edificarlo nel Santo timore di Dio, e stimolarlo a pensare a ciò che doveva essere di loro dopo la morte e a chi prima di loro fu di questo mondo”.  

Così inizia lo Stallone di questa Confraternita, datato 1740 e che fornisce notizie sulle origini del Sodalizio, anticamente perciò denominato “Congregazione della Morte” con sede nella chiesa di S. Marco, sita nella contrada della “Porta della Fontana”. In seguito, affluendo in gran numero la gente, la suddetta chiesa, piccola ed angusta, si rivelò inadeguata, perciò fu fatta richiesta all’Arcivescovo di poter usufruire della chiesa di S. Martino, assai più grande e capace, che sorgeva in contrada “Lezza” sulla sommità di un piccolo colle e ai bordi della gravina. Questa chiesa dopo il 1610 fu titolata a S. Carlo per solennizzare la canonizzazione di quel santo, avvenuta proprio in quegli anni, e la stessa Confraternita prese perciò il nome di “Congregazione di S. Carlo”. Nel 1719 un Padre della Compagnia di Gesù (comunemente chiamati “Gesuiti”) volle formare in Laterza una nuova Confraternita, che chiamò “Congregazione della Presentazione della Beatissima Vergine” e che volle fosse locata anch’essa nella chiesa di S. Carlo. Così in quella chiesa si unirono le tre Confraternite sino al 1857, allorché un terremoto compromise seriamente tutta la zona, semidistruggendo la stessa chiesa. Intorno agli anni 50, a seguito di un’ordinanza del Genio Civile che ingiungeva la demolizione della chiesa insieme ad un nucleo di case ad essa prospiciente, le Confraternite si spostarono nella chiesa di S. Filomena (chiesa privata della fam. Punzi), sita al centro del paese e che si affaccia e divide piazza Vitt. Emanuele da piazza Fr.lli Barberio. Le tre Confraternite, allora, si fusero in una sola, che prese la denominazione di “Confraternita della Presentazione della Beatissima Vergine, di S. Carlo e di S. Filomena”.

Oggi questo Sodalizio, guidato da un Commissario vescovile, nella persona di Evaristo Dell’Aquila, è composto da 61 iscritti: 30 uomini e 31 donne di varia età e ceto sociale. Ha adottato come abito confraternale una mantella rossa e l’effigie di S. Carlo in un medaglione tondo di metallo puntato sul petto. La Confraternita promuove, cura ed anima la Processione “dei Misteri” il Venerdì Santo e la festa della “Madonna delle grazie” il Martedì di Pasqua.